Inbound marketing

 In Branding, Business, Marketing

Cos’è l’inbound marketing?

Il marketing in generale è un oceano di insidie e opportunità. Per trovare la strada giusta serve avere anche la bussola giusta. Ottimizzando i costi e mirando al cliente si possono evitare errori inutili che impediscono di navigare a vele spiegate verso il successo. 

Uno strumento molto utile al raggiungimento dei propri obiettivi di business  è l’inbound marketing. Il termine Inbound marketing venne coniato nel 2005 da HubSpot, azienda statunitense che produce software per il marketing.

Si tratta dell’insieme di strategie digitali che mirano a farsi trovare da persone interessate al nostro prodotto o servizio offerto, attirarle verso il nostro marchio e farle diventare contatti, fidelizzarli come clienti ed infine trasformarli in promotori.

Per capire bene come funziona l’inbound marketing, dobbiamo prima chiarire la differenza con i vecchi sistemi di marketing, il cosiddetto outbound marketing. L’outbound marketing consiste fondamentalmente nell’acquistare annunci, mailing list ecc., una pratica dispendiosa e poco proficua, che non va a selezionare il potenziale cliente, ma un gruppo più ampio di utenti, traducendosi  in una piccolissima percentuale di acquisizioni.

L’inbound marketing al contrario si basa principalmente sul contenuto. Infatti grazie a numerosi test effettuati durante gli anni possiamo affermare che il miglior modo di attrarre a sé i clienti è dare loro contenuti di qualità affini alle loro idee e che soddisfino i loro bisogni reali o che siano soluzioni ai problemi quotidiani.

Questa metodologia non è fine a sé stessa,ma accompagna i clienti durante tutte le fasi di acquisto, restando in linea con i loro interessi.

L’inbound marketing se gestito correttamente, non è mai spiacevole e non interrompe la visualizzazione dei contenuti, ma accompagna il cliente in tutte le fasi di navigazione online attraverso canali come i social network, motori di ricerca o blog. Il marketer, per rendere la navigazione piacevole, gli annunci affini al cliente e trovare il contesto perfetto dove pubblicarli, può affidarsi a diversi strumenti pubblicitari e di analisi (es. Social, Blog, E-mail, Google Analytics, ecc.)..

Le fasi del inbound marketing

L’nbound marketing come accennato, copre tutte le fasi di acquisto/fidelizzazione del cliente ed è suddivisibile  in quattro momenti diversi: attrarre, convertire, chiudere e deliziare. L’insieme di queste fasi ha come potenziale quello di portare il perfetto estraneo ad un promotore di quanto pubblicizzato.

Attirare

A differenza dell’interruption marketing, comune nei media tradizionali e che riesce a raggiungere solo una piccola parte delle persone interessate, rendendo questo processo estremamente lungo e costoso, l’inbound marketing punta direttamente al target potenziale. Va da sé che ciò vada a beneficio sia dei costi che dello sforzo usato per fidelizzare tali clienti..

Conversione

La fase successiva è la conversione e consiste nel fare in modo che le persone interessate lascino i loro contatti. Maggiori saranno i dati raccolti, più possibilità avremo di coinvolgerli con i contenuti corretti.  Per riuscire ad avere i loro contatti sarà necessario fornire qualcosa in cambio che possa essere di loro interesse (es. e-book).

Chiusura

La chiusura è un processo che porta il contatto a diventare un cliente a tutti gli effetti e conclude le fasi precedenti con la vendita del bene/servizio offerto.  In questa fase il contatto decide se effettuare l’acquisto presso l’azienda pubblicizzata o un’altra. Per evitare di far accantonare la nostra azienda, bisogna offrire all’utente contenuti di valore che facciano pendere il lato della bilancia verso di noi.  Non tutti i contatti arriveranno a questa fase e soprattutto non tutti nello stesso momento.

Deliziare

La quarta e ultima fase, ma non meno importante, è quella che va oltre la vendita. Il cliente non va dimenticato in quanto è molto più facile vendere ad un cliente che trovarne uno nuovo. Al cliente bisogna continuare ad offrire contenuti di valore e se curati correttamente possono trasformarsi in promotori spontanei grazie al passaparola.

In conclusione possiamo affermare che seguendo il target interessato attraverso tutte le fasi del funnel riusciamo ad ottimizzare i costi e la fatica a fidelizzare il cliente. Grazie a tutti gli strumenti oggi a disposizione, spesso forniti gratuitamente o a basso costo dai grandi colossi del settore, abbiamo la possibilità di raccogliere dati sempre più vicini al nostro cliente ideale rendendo il marketing sempre più efficace e meno invasivo rispetto al passato.

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